Maschera della morte...Ti interessi alla Bellezza?

L'osservai sorridermi.
E ricambiai con un sorriso altrettanto luminoso.
Lentamente mi sistemai sopra di lui.
Avevo io il controllo?
Bè, era sempre stato così.
Avevo un carattere forte, fin troppo forte.
Gettai uno sguardo al suo petto.
Mi chinai, iniziando a percorrere questo con le labbra.
Gli baciavo ogni centimetro, accurata.
Poi risalivo lentamente, soffermandomi sul collo.
Presi a baciarglielo, alternando poi piccoli morsi.
Come avevo detto prima, ero abile.
Tra le mie amiche ero l'unica che aveva compiuto quel passo.
Olimpia diceva in giro che non era vergine per vantarsi.
Lucia se ne fregava, e Giulia...
Bè, con lei parlare del sensuale era quasi un tabù.
Ti diventava tutta rossa e non spiccicava parola, povera piccola...

Bè, che dire...
La ragazza ce sapeva fare, eh sì.
Ce sapeva proprio fare.
E per fortuna ero un ragazzo forte.
Chissà sennò quanti gemiti mi sarebbero scappati.
Mi limitai a lasciarla fare, sorridendo soddisfatto.
Non ero il tipo che lasciava il controllo della situazione ad una ragazza, ma quel pomeriggio avrei fatto un'eccezione, daltronde lei era speciale.
Quando ebbe finito le gettai un'occhiata ammirata.
Poi mi spuntò sulle labbra un ghigno.
Ed era un ghigno di sfida aperta.
-Fammi vedere che altro sai fare...-
Mi ritrovai a provocarla. La stavo esortando a continuare.
Quel contatto mi piaceva troppo.
Ed il tono che uscì dalle mie labbra era uno basso, provocante e malizioso. Non l'avevo fatto nemmeno apposta.
Ma purtroppo io emanavo perfezione e sensualità.

Alzai gli occhi al cielo.
Mi stava sfidando per caso?
Bah.
Fatti suoi alla fine, se io poi lo umiliavo.
Quella sarebbe stata la volta più bella della sua vita.
Ed anche della mia. Questo lo sapevo.
In risposta gli feci una linguaccia.
-E guarda!-
Esclamai.
Al che mi chinai sui suoi pantaloni.
Gli sbottonai la cintura, gettandola ai sediolini anteriori.
Poi ritornai sulle sue labbra.
-...Mi piaci tanto...-
Gli sussurrai.
E ripresi a baciarlo con un'urgenza maggiore.
Avevo bisogno delle sue labbra.
Approfondii il bacio, schiudendo appena le labbra, mentre gli sfilavo i pantaloni.

Era stata una cosa magnifica.
Ed era quasi finita come era iniziata.
Potevo dire che era stato il momento più bello della mia vita...
Dio.
Avevo ancora il respiro affannato e le gote rosse.
Alla fine però io mi ero ritrovata sotto di lui...
E vi ero ancora.
Con un dito delineò il profilo perfetto del ragazzo.
Gli feci un mezzo sorriso.
Era speciale. L'avevo capito.
Ed avevo una voglia matta di dire due parole...
Importanti, fin troppo.
Non sapevo però lui come l'avrebbe presa.
Mi persi nei suoi bei occhi.
Rettifico: era stato mitico.

Tanto alla fine l'avevo preso io il controllo.
L'avevo lasciata fare, ma in genere ero un tipo che...
Bè, doveva dirigere lui le cose.
Eppoi, siamo sinceri...Lei era fin troppo speciale.
Era stata la volta più bella della mia vita.
E ne avevo avuto di vita sessuale, io.
Avevo notato anche che non era illibata, e la cosa mi attraeva ancora di più.
Non era mia...Ecco, era una bella sfida quella.
Non la controllavo.
Io in genere avevo a che fare con povere verginelle.
Le accarezzai una guancia, sovrappensiero, ancora sopra di lei.
La fissavo quasi ammirato, ero come incantato quasi.
Era di una bellezza divina.
La dea Venere...
La strinsi forte a me.

Mi sembrava leggermente strano.
In quel momento Death Mask sembrava quasi umano.
Non l'avevo mai visto così.
Mi morsi il labbro inferiore, sentendomi stranamente a disagio.
Non capivo cosa mi prendeva.
Sapevo solo che quel ragazzo era la ragione della mia vita adesso.
Era stato bello trovarlo. Chissà se il nostro rapporto sarebbe durato.
Non ero ufficialmente la sua ragazza.
E non sapevo nemmeno se mi andasse di iniziare una relazione.
Lui era un Gold Saint, un nemico.
Quando mi strinse a sè sorrisi, abbracciandolo a mia volta.
Mi sentii inebriare del profumo del ragazzo.
Mi piaceva.
Chiusi gli occhi.
-Ti amo...-
Dissi in un sussurro.
Quelle parole erano state quasi automatiche.
Avevo fatto bene a dirgliele?

Edited by ~Antonella - 27/9/2010, 16:14

Quelle parole non sapevo come interpretarle.
Mi faceva piacere...
E bè, credevo di provare anche io lo stesso.
Però nessuno mi aveva mai detto certe cose prima.
E nessuno mi amava.
"Presto però mi odierai"
Mi ritrovai a pensare.
Perchè sì, sarebbe andata a finire così. Lo sapevo bene.
Eravamo fin troppo diversi per stare insieme, e non aiutavano i nostri schieramenti. Avversari per sempre.
Nonostante tutto però la strinsi forte. Senza farle male.
-Anche io...Ma te lo dirò in un momento più bello di questo.-
Sussurrai con voce suadente, sulla sua pelle.
Io non la mollavo. Non ci riuscivo.
Volevo averla per sempre lì con me.

Spalancai gli occhi.
Non me lo sarei mai aspettato.
Il cavaliere di Cancer era un romantico.
Sentivo il mio cuore battere all'impazzata.
Lo amavo, lo amavo da morire e lui...
Lui pensava lo stesso. Mi ricambiava.
Ero al settimo cielo, stavo benissimo.
Mi strinsi ancora più forte a lui.
Ogni momento con lui era bello, unico e perfetto.
Mi trovavo fin troppo bene.
Era una cosa del tutto nuova.
Nessuno mi aveva mai suscitato sentimenti simili.
Gli sorrisi dolcemente.
Poi ritornai sulle sue labbra, sfiorandogliele dolcemente.
Era una piccola droga di cui non potevo fare a meno.
Bè, come avrei potuto?

Sospirai.
Era dannatamente sbagliato.
Ma in quel momento mi ero divertito al massimo.
Era stata l'esperienza più bella della mia vita.
E lei...Lei era Afrodite in persona.
Come poteva esserci ragazza migliore di lei?
Ormai eravamo incollati l'uno all'altro.
Ricambiai il suo piccolo bacio, con altrettanta delicatezza...
Era mia, solo mia.
La volevo tutta per me. E non m'importava essere egoista.
Lei era il mio punto fermo. Era l'unica che aveva risvegliato quel poco di umanità che era ancora in me.
Umanità che credevo non avrei più recuperato.
Ora c'era lei, lei e nient'altro...Arles in quel momento si poteva pure uccidere.
L'importante era stare con lei.
Le accarezzai un fianco, durante il contatto.
Poi mi staccai, sospirando.
Mi tolsi di dosso alla ragazza, recuperando i vestiti.
E me li rimisi indosso, un pò con fatica.
Però alla fine ci riuscii u.u

Gli feci un lieve sorriso.
Era molto dolce.
L'avevo capito.
Mi tirai su, e lo vidi rivestirsi.
Recuperai anche io i miei vestiti, mettendomeli.
Ero abbastanza allenata a vestirmi in macchina.
Ed anche lui.
Non fate quelle facce...Non era la prima volta che lo facevo in macchina.
Ecco...Erano state numerose quelle con Fabio.
Perciò non fate commenti stupidi.
Una volta rivestiti entrambi gli gettai un'occhiata.
-...Amore...-
Sussurrai, osservandolo.
-...Mi riporti a Villa Kido?-
Domandai speranzosa.

Ci invertimmo i posti.
Lei andò su quello del passeggero ed io su quello di guida.
Alla sua richiesta sospirai.
Uno strappo alla regola?
Infondo me lo potevo permettere.
Arles non sapeva che stavo con lei.
Annuii.
-...Sì...-
Acconsentii.
Ero troppo buono quel giorno.
Pigiai la frizione.
Poi mentre le gettavo un'occhiata inserii la marcia.
Pigiai il gas e la macchina partì piano.
Poi feci una smaterializzazione con veicolo, con direzione Nuova Luxor.

FINE